Molti diportisti per la verniciatura barca ricorrono al fai-da-te sia per una passione personale sia per una questione di risparmio denaro. D’altra parte, conoscere determinati termini specifici appartenenti a smalti e vernici è essenziale per fare una corretta scelta e usarli al meglio.
Infatti, verniciare l’imbarcazione è un lavoro di manutenzione essenziale per garantire brillantezza, nuovo aspetto alla carena, ma in particolare previene lo scafo dall’aggressione di osmosi, fauna marina e agenti atmosferici.
Quindi, in base allo stato del rivestimento esterno della barca è preferibile riverniciare il tutto avendo cura di scegliere i prodotti più adatti. Questo, però, da solo non basta.
In questo articolo, ti forniamo una lista dei termini che devi assolutamente conoscere prima di eseguire la verniciatura barca.
L’essiccazione della vernice
Innanzitutto, parliamo dell’essiccazione della vernice. Questa operazione si distingue in due differenti momenti, stabiliti a seconda del solvente evaporato e al grado di reticolazione. Nel dettaglio parliamo di:
- Essiccazione fuori polvere, ossia quando la polvere posta sul film non viene assorbita.
- E, essiccazione fuori tatto. Vale a dire il momento in cui il prodotto può essere toccato senza lasciare indesiderate impronte sul film.
Comunque, ricorda sempre di rispettare tutte le tempistiche riportate nelle schede tecniche di ogni prodotto.
Verniciatura barca: leggere sempre le etichette dei prodotti
Come anticipato all’inizio del nostro articolo, leggere l’etichettatura di vernici e smalti è molto importante. Queste non solo riportano le normative europee, ma forniscono anche delle linee guida sulle modalità d’uso del prodotto, oltre che l’eventuale grado di pericolosità dello stesso.
Insomma, prima di acquistare e iniziare con la verniciatura della barca ricorda sempre di consultare la scheda tecnica dei prodotti.
Nel seguente paragrafo vedremo alcune principali caratteristiche che definiscono e identificano quale prodotto utilizzare per ovviare al proprio problema.
Prodotti idrofili: cosa sono?
In sintesi, l’idrofila è il contrario di idrorepellenza. Nello specifico, una superficie o base idrofila trattiene con più facilità gli strati d’acqua. Difatti, le antivegetative idrofile hanno la capacità di ridurre lo sfregamento delle carene grazie allo strato di acqua trattenuto.
Mixing ratio: questione di proporzioni
Invece, per mixing ratio si intende la proporzione di miscelazione tra base e induritore nei prodotti bicomponenti. Generalmente, nelle schede prodotto è sempre espresso il rapporto in peso e volume.
Non a caso, questo dato deve essere per forza rispettato senza apportare alcuna variazione. Pertanto, ricorda sempre che una maggiore quantità di induritore non fa asciugare più rapidamente la pittura. Al contrario, ne sfasa le caratteristiche chimico-fisiche e, talvolta, ne riduce la qualità.
Verniciatura barca: cosa si intende per peso specifico dei prodotti?
Ricollegandoci al paragrafo precedente spieghiamo meglio cosa si intende per peso specifico. In altre parole, definiamo peso specifico il peso di un litro di prodotto espresso in Kg/L.
In linea di massima, i solventi e il legante di una pittura hanno un peso specifico pari o inferiore a 1. Cosa significa questo? Semplicemente, pesano come l’acqua o addirittura meno.
All’opposto, i pigmenti sono più pesanti. Lo dimostrano, ad esempio, i composti di zinco e rame il cui peso specifico è maggiore a 5. In tal senso, prodotti con un alto contenuto di metalli e pigmenti tendono a depositarsi sul fondo del barattolo.
Polimerizzazione: un processo che dà vita a nuove molecole
Un prodotto polimero è costituito da una quantità di molecole elevata, i cosiddetti monomeri. Da qui, deriva il termine polimerizzazione, ossia il processo tramite cui due o più molecole si legano fra loro per dare origine a una nuova molecola.
Tra i polimeri più conosciuti ci sono le materie plastiche come polipropilene, poliestere ecc.
Tuttavia, il processo di polimerizzazione nelle vernici può essere del tutto naturale in due maniere differenti.
- Per via dell’ossidazione, ossia dopo l’azione dell’ossigeno di aria.
- Inoltre, può essere programmata nei prodotti bicomponenti. In questi ultimi, la base e l’induritore formano un nuovo polimero dando vita anche a una struttura reticolata.
Insomma, i prodotti bicomponenti sono più resistenti dei monocomponenti.
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