Una barca, come ogni buon comandante sa, è fatta per navigare, non certo per stare ferma. Per questo, quando si avvicina la stagione invernale, per preservare l’integrità della nostra imbarcazione è necessario mettere in pratica alcuni precisi accorgimenti. Piccoli lavoretti che ci consentono di evitare inconvenienti quali corrosione, ossidazioni, muffe o altro ancora. A questo proposito, oggi parliamo dell’invernaggio della barca.
Quali lavori e accorgimenti prevede questa operazione? A quali componenti di bordo dobbiamo prestare maggior attenzione?
Non perdiamo altro tempo e scopriamolo subito.
Invernaggio della barca: come proteggere i metalli?
Certo, ovvio. Una barca in secco, come prima cosa, ha bisogno di preservare lo stato dei suoi elementi metallici, quelli che in ambienti salmastri subiscono continue e dannose corrosioni e ossidazioni. In questo senso, è giusto considerare che ogni metallo reagisce diversamente a queste condizioni. Ad esempio:
- Acciaio e ferro arrugginiscono più o meno velocemente;
- Il rame inizia a presentare delle macchie verdastre;
- L’ottone diventa più scuro;
- Mentre l’alluminio ruvido.
Sta di fatto che parliamo di conseguenze che coinvolgono praticamente tutti gli elementi metallici. Soprattutto quando ci riferiamo a barche in secco. Sì, perché ben o male, durante la navigazione, la tipica patina di ossido non ha invece il tempo di depositarsi.
In inverno però, quando la barca è ferma, un ottimo invernaggio ci permetterà di preservare al meglio lo stato della nostra imbarcazione. Per le parti metalliche, nello specifico, possiamo procedere con frequenti lavaggi in acqua dolce, capaci di eliminare ogni sporco o sale. Successivamente, basterà passare dei lubrificanti nei meccanismi interni per prevenire le ossidazioni.
Oltre ai classici olii, alcune componenti richiedono l’utilizzo di specifici grassi marini in pasta, spray o tubetto. Ci riferiamo per esempio ai verricelli, il rollafiocco, il salpancora e così via.
Come prendersi cura del motore entrobordo?
Lo stesso discorso vale anche per il motore entrobordo. Infatti, se durante la navigazione lo sfregamento continuo dei pistoni tiene lontana ruggine, quando tutto è fermo le ossidazioni prendono il sopravvento. In questo caso, la soluzione ottimale sarebbe quella di far girare il motore almeno per 10 minuti al mese.
Se questo non fosse possibile, meglio ricorrere ad un’accurata pulizia e ingrassaggio dei componenti. Come?
Come prima cosa, accendiamo il motore facendolo girare per mezz’ora. In questo caso, per il suo raffreddamento, ricordiamoci di usare esclusivamente acqua dolce. Al massimo, ad essa può essere aggiunto un bicchiere di acido solforico. A questo punto, procedete in questo modo.
- Prendete un grosso secchio e una manichetta, utile per far arrivare l’acqua al secchio stesso;
- Staccate il tubo di raffreddamento dalla presa a mare e infilatelo nel secchio, così che il motore aspiri l’acqua dolce;
- Avviate l’entrobordo e regolate il flusso della manichetta, facendo in modo che nel secchio rimanga sempre del liquido da aspirare;
- Infine, riempite le camere di compressione dei cilindri con olio motore, spruzzando abbondante CRC nei condotti di aspirazione.
Invernaggio della barca: come comportarsi con i serbatoi?
Parliamo dei serbatoi. Durante il periodo di fermo, meglio lasciarli pieni o vuoti?
La risposta è lasciarli pieni, in modo che non ci sia ossigeno per innescare il processo di corrosione. Attenzione però: questa è la soluzione ottimale per il serbatoio del gasolio.
Al contrario, se ci riferiamo ai serbatoi dell’acqua, è sempre consigliato vuotarli. In quel caso, sarà molto utile versare prima dell’aceto nell’acqua, così da ridurre la formazione di calcare, per poi sterilizzarli con acqua e soluzione disinfettante.
Consigli per gli impianti di bordo
Partendo dall’impianto elettrico, il nostro consiglio è quello di staccare tutti i contatti, lasciando le batterie in carica leggera attraverso un piccolo pannello solare, o normali pannelli con regolatore.
Altrettanto fondamentale è fare attenzione alle bombole del gas, le quali vanno staccate e chiuse accuratamente. Mentre per quanto riguarda le diverse aperture che fanno circolare l’acqua da dentro a fuori, andrebbero ripulite minuziosamente.
Estrema cura anche al wc di bordo, da pulire anch’esso con acqua dolce e aceto.
Invernaggio della barca: le operazione per l’albero, sartie e vele
Arriviamo all’albero della nostra imbarcazione, al quale sarebbe opportuno allentare di almeno tre giri tutti gli arridatoi, così da evitare sforzi inutili. Come? Molto semplice.
Togliete inizialmente tutte le coppiglie, allentate i tenditori a dovere, per poi rimettere le coppiglie.
Per quanto riguarda le vele, invece, è buona norma sciacquarle con acqua dolce, asciugarle con cura e ripiegarle. Solo in questo modo sarà possibile evitare possibili ossidazioni e spiacevoli altri danni di questo tipo.
Ultime, ma non per importanza, le sentine. Per queste, è necessaria la rimozione dei residui depositati, seguita da un’accurata pulizia generale. Discorso analogo anche per il vano motore dell’entrobordo, soggetto a depositi di olio, carburante e quant’altro.
Per finire, diamo un occhio anche al pozzo della catena, svuotandolo e lavandolo sempre con acqua dolce.
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